E’ già futuro in casa Avellino, dalla giornata di oggi fino a quella di sabato si getteranno probabilmente le basi per la nuova stagione. Tutto passa, come ormai noto, dalle conferme dei direttori Perinetti e Condò, fino a quella di mister Pazienza. Nelle prossime ore ci saranno quindi due incontri. Il primo tra il patron D’Agostino e la triade composta da Perinetti, Condò e Strano, l’altro con l’aggiunta proprio del tecnico di San Severo. La strada è tracciata, prima la conferma dei due direttori, poi quella del mister.
Si ascolteranno anche le proposte, le idee del giovane allenatore biancoverde che dopo una stagione importante dal punto dell’esperienza in una piazza importante, avrà certamente maturato consapevolezza di pregi e difetti. Insieme alla società si proverà a non commettere gli stessi errori, con una squadra che in estate sarà costruita su misura per il modulo che lo stesso Pazienza sceglierà. Probabile anche la strada del rinnovo, se confermato sullo scranno dei lupi, con Pazienza che ha un solo altro anno di contratto e che quindi andrà in scadenza il prossimo gennaio.
Tante, quindi, le cose di cui discutere e lo si farà in tempi rapidi. Nel giro di 72 ore si potrebbe definire il tutto, coi dirigenti dell’Avellino che hanno fatto già rientro in Irpinia, pronti ad incontrare la società e mettersi subito al lavoro per la nuova stagione. Intanto, è però anche tempo di saluti. Quello più atteso, di Lorenzo Sgarbi, che non ha usato tante parole, ma ha racchiuso la sua avventura con un ringraziamento sentito scrivendo “mi avete fatto sentire vivo”. E poi, oltre i saluti, la rabbia di Gabriele Gori, 11 reti per lui in campionato, che ha affidato ai social una foto che lo ritrae, in bianco e nero, “ci rialzeremo con la consapevolezza di essere stati più forti sul campo”.
Chiaro riferimento alla voglia di ripartire per un ragazzo che ha avuto un grande impatto con la piazza avellinese, arrivato in doppia cifra e partner ideale di Patierno. Tanti gol di pregevole fattura per l’ex Reggina, che si candida ad essere una delle colonne del nuovo Avellino.