Al Circolo della Stampa l’iniziativa delle forze che alle ultime amministrative hanno dato vita alla lista “Per Avellino con Gengaro sindaco”: nessun dialogo né con Festa né con Nargi. Se la sindaca ha i numeri governi. Il Pd non torni prigioniero degli egoismi, noi il lievito del centrosinistra
Nessuna disponibilità al dialogo, né oggi né mai, con questa sindaca. Nessuna disponibilità a garantirle i voti per la sopravvivenza in caso di crisi conclamata. Perché questo è il Festa bis, perché non ci può essere nessuna convergenza con quanti stanno giocando una partita per il potere sulla pelle di una città nel baratro. Questo il messaggio, chiarissimo, lanciato dal circolo della stampa di Avellino da Controvento, Si Può e Sinistra Italia, ovvero le forze che alle ultime amministrative hanno dato vita alla lista “Per Avellino con Gengaro sindaco”. Ed è stato proprio Antonio Gengaro, candidato alla fascia tricolore alle ultime amministrative e riferimento del Pd in quota Schlein, ad esplicitare il concetto: Di fronte alla crisi del blocco di potere Nargi – Festa – ha detto – l’opposizione non può mostrarsi ambigua. Siamo stati collocati all’opposizione e lì rimaniamo. Quindi un esplicito riferimento alle rassicurazioni della sindaca Nargi sullo stato di salute della maggioranza dopo i ripetuti attacchi dei consiglieri riconducibili all’ex sindaco Festa, Gengaro è altrettanto chiaro: Con loro nemmeno un caffè. Se la sindaca ha i numeri governi, altrimenti prenda atto della sua condizione e agisca di conseguenza. Sullo stesso tono anche gli altri interventi che tuttavia più che essere indirizzati alla sindaca e alla sua maggioranza erano diretti a via Tagliamento, al Partito democratico di cui Gengaro è riferimento ed in particolare a quanti, nel Pd, potrebbero essere attratti dall’idea di ricercare il dialogo con Nargi dinanzi ad una crisi conclamata. Manco a dirlo del Pd non c’era nessuno, al netto di Gengaro. Ma il messaggio sarà arrivato forte e chiaro comunque, un messaggio perfettamente sintetizzato nelle parole di Giancarlo Giordano: «Il Pd è aggredito dagli egoismi, mentre noi – ha detto – siamo il lievito di una coalizione che deve continuare ad esistere perché è utile alla città e alla provincia».