Si è chiuso alla mezzanotte di ieri il calciomercato, ora è tempo di concentrarsi solamente sul campionato. Nasce il nuovo Avellino, da oggi senza distrazioni di mercato, senza calciatori che non conoscono il proprio futuro. Tutti concentrati, tutti consapevoli di ciò che si dovrà fare. A Milano Perinetti, Condò e Strano hanno nelle ultime ore trovato l’accordo con Michele Marconi per la risoluzione contrattuale, lo farà anche Jacopo Dall’Oglio che però non potrà accasarsi in Serie C, ma solo in D.
Restano fuori lista Cionek e Llano, che sperano nei mercati esteri. La lista andrà presentata entro il 6 settembre. Discutibile la gestione Daniel Sannipoli, prima confermato da Pazienza, poi rimesso sul mercato: lo scambio con Viteritti è saltato negli ultimi secondi per mancanza di tempo sufficiente. Insomma, situazione da rivedere certamente. Sannipoli però farà parte dell’Avellino e da tale dovrà essere trattato, a disposizione (si spera mentalmente bene) per il Giugliano.
Nasce un Avellino interessante, che ha rinforzato centrocampo e attacco rispetto alla passata stagione con innesti di qualità come Sounas e Tribuzzi, con un elemento di valore come Toscano e in attacco la super operazione Redan che fa compagnia agli altri bomber biancoverdi, con la speranza che Patierno possa tornare in fretta al top. Nasce un Avellino che avrà tra i pali un portiere esperto come Iannarilli, al di là degli errori di Picerno, una difesa che accoglie Armellino, adattato, e che riabbraccia Benedetti, con il solo innesto Enrici dal Taranto che farà concorrenza ad un Frascatore non brillantissimo negli ultimi tempi.
Nasce un Avellino che ha lavorato sul 3-5-2 ma che potrà fare altri moduli, in attesa anche della condizione fisica migliore per esprimere aggressività ed intensità. Le alternative, con Cancellieri giovane di prospettiva alle spalle della certezza Liotti. L’incognita ruota proprio intorno a Sannipoli, con Tribuzzi ai box per un mesetto circa. Dovrà dimostrare di essere all’altezza della situazione e tornare sugli standard di Latina, quando da quinto di destra fece molto bene. Insomma un mercato ricco quello dei lupi, come sempre c’è chi lo promuove, chi lo boccia, anche se i colpi sono stati oggettivi ed importanti.
L’ago della bilancia lo sposterà Pazienza, con le prestazioni della squadra e la valorizzazione dei calciatori in campo.