Dopo il successo di Roma dello scorso anno, torna Gynitaly24, il Congresso internazionale promosso dal Malzoni Research Hospital in collaborazione con la AAGL (Società Americana diChirurgia Mini-Invasiva), la ESGE (Società Europea di Endoscopia Ginecologica), la ISGE (Società Internazionale di Endoscopia Ginecologica) e la SEGi (Società Italiana di Endoscopia Ginecologica).
L’edizione di quest’anno si svolgerà a Salerno dal 28 al 31 maggio presso il Grand’Hotel Salerno, Lungomare Clemente Tafuri.
La quattro giorni, che nel suo programma prevede sessioni plenarie, interventi chirurgici dal vivo, simposi, comunicazioni libere e video sessions, rappresenterà un evento internazionale nel quale verranno affrontate le diverse problematiche ginecologiche tra cui l’endometriosi, le patologie benigne, l’infertilità e l’oncologia. Si discuterà anche delle nuove sfide in campo ginecologico in riferimento all’utilizzo potenziale dell’intelligenza artificiale, della realtà aumentata e della chirurgia verde sostenibile.
Il Congresso, e l’importante parte di chirurgia dal vivo, è stato presentato oggi nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso la Casa di Cura Villa del Sole di Salerno.
“Come per la passata edizione, questo evento riunisce i migliori esperti mondiali – spiega il professor Mario Malzoni, Chair di Gynitaly, Direttore del centro ‘Endoscopica’ e del Centro Nazionale Endometriosi nonché Direttore Scientifico del Malzoni Research Hospital di Avellino – per condividere risultati e costruire nuove collaborazioni tra la comunità internazionale dei chirurghi ginecologici, rappresentando una eccezionale opportunità di formazione e confronto”.
“Siamo davvero onorati di ospitare nella nostra struttura il ‘live surgery’ del Congresso Gynitaly – dice poi il dottor Giovanni Ricco, Direttore sanitario della Casa di Cura Villa del Sole – È una grande opportunità per i nostri specialisti impegnati nell’ambito ginecologico, che ha da sempre contraddistinto l’attività di questa storica Clinica, la cui vocazione è di creare un vero e proprio polo diagnostico – terapeutico al femminile”.
Un focus particolare verrà dedicato allo studio e al trattamento dell’Endometriosi, una patologia benigna caratterizzata dalla proliferazione di tessuto simil-endometriale (fisiologicamente localizzato all’interno dell’utero) in sedi anomale, pelviche o più raramente addominali. Pur essendo attualmente una delle patologie più studiate in campo ginecologico, restano ancora molti dubbi circa le cause e i trattamenti farmacologici. Nel corso del Congresso sarà dato ampio spazio al trattamento chirurgico delle forme più severe di questa patologia ginecologica.
L’innovazione tecnologica e la sostenibilità saranno un tema costante del Congresso, con l’applicazione alla Ginecologia dell’Intelligenza artificiale, soprattutto per ciò che concerne la diagnosi, sia nell’elaborazione dei dati diagnostici con grande velocità di analisi, che nella valutazione anatomo-patologica.
Avrà spazio anche la cosiddetta realtà aumentata. Si tratta di un ausilio importante per la chirurgia ginecologica, che può permette al chirurgo una simulazione pre-intervento che aumenta la precisione del gesto chirurgico e di conseguenza migliora i risultati in termini di radicalità dell’asportazione.
Poi vi è l’ambiente e la cosiddetta Green surgery. Anche in questo ambito, infatti, si parla sempre più di Chirurgia sostenibile, che pone particolare attenzione all’uso di materiali di sala operatoria, come la plastica, e ai consumi rispettosi dell’ambiente ed ecosostenibili.
La parte di live surgery sarà, come di consueto, il cuore operativo del Congresso Gynitaly 2024. Tante le ore di chirurgia dal vivo, più di venti in quattro giorni, una vera ‘Maratona Chirurgica’ con ventidue interventi programmati tramite collegamenti dalle nuove Sale Operatorie integrate di ultimissima generazione in 4K/3D di Villa del Sole di Salerno e da altre sedi internazionali (Inghilterra, Brasile, Ungheria, India, Spagna).
Un focus del tutto inedito sarà quello previsto nella seconda giornata dei lavori con l’Istituto Sant’Orsola di Bologna, nel corso del quale vi sarà un intervento dimostrativo di Anatomia Chirurgica su cadavere.
Verrà approfondita anche una particolare procedura non chirurgica tesa alla conservazione dell’utero nelle pazienti con adenomiosi diffusa grave (quando cioè la malattia Endometriosica si infiltra nella parete dell’utero). Si tratta del trattamento con radiofrequenza, che attraverso una procedura non chirurgica può consentire di controllare l’evoluzione della malattia evitando in donne giovani in età riproduttiva l’asportazione dell’organo (isterectomia).
Sono previsti inoltre interventi di Chirurgia Isteroscopica con tecnologie di ultimissima generazione per il trattamento di miomi, polipi, malformazioni uterine, sindromi aderenziali severe e istmoceli e neoplasie uterine in stadi iniziali.
Sono passi da gigante quelli che sta facendo la chirurgia nell’ambito della ginecologica oncologia, del trattamento dei tumori dell’endometrio, dell’ovaio e della cervice uterina.
In particolare, il team multidisciplinare del Centro di Ginecologia Oncologica (Malzoni Cancer Center) con a capo il professor Mario Malzoni è stato recentemente certificato Centro di Eccellenza per la Chirurgia del Carcinoma dell’Endometrio dalla Società Europea di Ginecologia Oncologica (ESGO). Tale riconoscimento, per il quinquennio 2023-2028, è appannaggio esclusivo di otto centri in Europa, di cui quattro in Italia. Grazie alla stretta integrazione con gli anatomopatologi, nel Centro di Avellino viene eseguita la classificazione molecolare del tumore dell’endometrio che consente di identificare il rischio prognostico in modo da personalizzare l’eventuale trattamento radio e/o chemioterapico successivo.
Il Centro esegue in laparoscopia l’80% dei casi di cancro dell’endometrio nonché il 70% dei casi di cancro dell’endometrio nelle pazienti obese. Una percentuale che sale al 100% per l’utilizzo della tecnica del linfonodo sentinella.
La struttura è anche parte integrante della ROC (Rete Oncologica Campana), nell’ambito della quale si distingue per l’ampio superamento dei criteri di inclusione, non solo relativi al tumore dell’endometrio ma anche e soprattutto per il trattamento delle forme avanzate di neoplasie dell’ovaio, della cervice uterina e della vulva.
In questa branca della medicina l’obiettivo è quello di andare sempre più verso una chirurgia personalizzata e più conservativa, capace di garantire la fertilità della paziente oncologica nello stadio iniziale della patologia, e quindi la possibilità di intraprendere una gravidanza.