Il settimo tentativo è quello giusto, l’Avellino si porta a casa la prima vittoria del campionato e lo fa contro il Foggia e lo fa in maniera importante. La formazione di Biancolino si impone contro quella di Capuano meritando largamente i tre punti ed il successo al Partenio-Lombardi. Dopo il pareggio con la Turris che già aveva fatto intravedere buone cose i lupi hanno continuato il processo di crescita e hanno messo in campo mordente e soprattutto soluzioni tattiche che hanno dato i loro frutti.
Con semplicità, perché Biancolino ha messo tutto al proprio posto, a cominciare da Patierno, buttato nella mischia dopo un mese di assenza. La mossa di Biancolino risulta efficace, perché Patierno dà sicurezza alla squadra e soprattutto segna, non una, ma due volte sbloccando l’Avellino e se stesso dopo un calvario durato un’intera estate.
Irpini padroni del campo, dominanti a tratti con il 4-3-1-2 che vede Palmiero direttore d’orchestra, strepitoso in cabina di regia per qualità e quantità, al di là dell’errore finale, ma soprattutto i due trequartisti Sounas e D’Ausilio fare il bello ed il cattivo tempo, creando grattacapi alla difesa foggiana. Soprattutto l’ex Cerignola, mai visto in queste condizioni psicofisiche, libero di svariare, inventare e creare problemi, come l’espulsione di Danzi.
E’ un altro Avellino, che dà valore e continuità anche al pareggio di Torre del Greco. Elogi a Biancolino e tutto lo staff, come Vincenzo Riccio e Pasquale Visconti, ma anche Dario Rossi, gente che ha vinto ad Avellino e sente la maglia addosso come una seconda pelle. Liberatorio il triplice fischio perché i lupi si erano complicati un po’ la vita nel finale, ma il risultato non dà la piena idea della prova maiuscola dell’Avellino. Tutto questo in soli 7 giorni.
Non male per Biancolino che ha sancito la sua conferma in panchina e guiderà la formazione biancoverde. Un sogno che si avvera per il Pitone, che ora avrà a disposizione una settimana lunga per preparare la trasferta di Crotone.