Il capogruppo dem in assie regionale, mister 40mila preferenze, prende carta e penna e scrive alla segretaria per contestare, a nome di tutto il gruppo, la pretesa del Nazareno di imporre la linea a scatola chiusa sulle regionali con la minaccia dell’espulsione ma soprattutto per reclamare il superamento del commissariamento
Vincenzo De Luca ha fatto sapere che d’ora in poi non parlerà più di terzo mandato, del Pd, di legge elettorale e via dicendo ma solo ed esclusivamente di ciò che la Regione ha fatto e farà nell’interesse dei cittadini campani. Come a dire che lui andrà avanti a prescindere, indipendentemente da quelle che saranno le determinazioni del Nazareno, persino a prescindere da ciò che decideranno di fare i consiglieri regionali del Pd. Che molto presto, probabilmente già la prossima settimana, saranno convocati a Roma dove, a quanto pare, riceveranno l’ordine formale di non sostenere l’approvazione di un disegno di legge funzionale al terzo mandato, dunque di mollare il governatore. Pena l’espulsione. Intanto i colonnelli di Schlein sui territori si stanno organizzando. “Costruire l’alternativa al Sud” è il titolo dell’iniziativa promossa dall’eurodeputato Sandro Ruotolo per venerdì 18 e sabato 19 a Napoli, segnatamente a Palazzo Caracciolo, che vedrà la partecipazione del sindaco Manfedi, dell’ex Presidente della Camera Roberto Fico, uno dei possibili profili su cui il centrosinistra potrebbe puntare per il dopo De Luca, e di molti autorevoli riferimenti riconducibili al Nazareno. Però non ci sarà, contrariamente a quanto trapelato nelle ultime ore, Mario Casillo, capogruppo del PD in assise regionale, capace di muovere 40mila preferenze, vero peso massimo dei dem tra Napoli e provincia. Il punto è che per i riferimenti del Pd in Campania la priorità, in questa fase, è rappresentata dal congresso regionale, ovvero dal superamento del commissariamento che dura ormai da due anni. E non è certo un caso se proprio Mario Casillo ha ritenuto di rivolgersi direttamente alla segretaria nazionale, con una lettera, per contestare la pretesa di imporre la linea a scatola chiusa sul terzo mandato, per reclamare l’urgenza di superare il commissariamento per restituire agibilità al partito sui territori. Cara Elly – si legge nella missiva – ho appreso dai giornali che in qualità di capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale della Campania, al pari dei miei colleghi di partito, saremmo prossimamente convocati a Roma dai vertici nazionali del Partito. L’obiettivo – prosegue – sarebbe quello di ricevere un’indicazione precisa e perentoria riguardo al nostro sostegno o meno ad un ipotetico disegno di legge che prevedrebbe l’introduzione del terzo mandato per la guida della Regione. Il rischio– secondo Casillo – sarebbe quello di minare la natura partecipativa e pluralista del Partito Democratico, sostituendola con una logica di centralizzazione che mal si adatta alle dinamiche territoriali e alle esigenze delle nostre federazioni locali. A proposito di dinamiche locali – chiude il capogruppo dem in Consiglio regionale – mi preme sottolineare che non sono ancora stati chiariti né i tempi né le modalità per lo svolgimento dei congressi. Ritengo che sia cruciale risolvere questa impasse, ridare voce ai nostri iscritti e ristabilire la piena funzionalità democratica all’interno del nostro partito. Poche righe per chiarire che con o senza De Luca in campo il Pd, in Campania, vuole decidere del proprio futuro. Poche righe per ricordare al Nazareno che i voti si contano e non si pesano.