La folla delle grandi occasioni per la prima degli azzurri ad Avellino, Martusciello: «Avellino avrò un assessore regionale». Ovazione per il candidato alla presidenza Edmondo Cirielli: «Stiamo già vincendo, Forza Italia farà la differenza». Quindi l’ottimismo di Angelo Antonio D’Agostino: «Saremo il primo partito»
Grande partecipazione all’Hotel de la Ville di Avellino per l’apertura della campagna elettorale di Forza Italia per elezioni regionali. Laura Nargi, Selena Panebianco, Livio Petitto e Fabio Di Pietro i quattro candidati in campo, per una lista che promette di fare la differenza sui territori. Quattro candidati accolti da un vero bagno di folla, da una sala piena in ordine di posto nella quale spiccavano molti sindaci, amministratori e riferimenti. A fare gli onori di casa il segretario regionale del partito, Fulvio Martusciello, il segretario provinciale Angelo Antonio D’Agostino, buona parte del gruppo dirigente provinciale.
A dettare lo spartito della serata ci ha pensato proprio Martusciello, secondo cui il centrodestra farà in Campania quello che l’Avellino ha fatto al Partenio contro la Reggiana: vincerà di rimonta. A dispetto di quel che raccontano i sondaggi, che danno Fico molto avanti su Cirielli, per Martusciello la verità è che il centrodestra è già avanti in tutte le province mentre nella sola area metropolitana Fico è ancora avanti ma Cirielli è in grande recupero.
Una lettura che ha trovato conferma nelle parole di D’Agostino, secondo cui in Irpinia Forza Italia deve puntare ed affermarsi come primo partito, non solo nel centrodestra, e per il quale la rimonta è già in essere.
Arrivato con un po’ di ritardo, Edmondo Cirielli, candidato alla presidenza di Palazzo Santa Lucia, è stato accolto da una vera e propria ovazione. Un discorso centrato volto per un verso ad evidenziare le contraddizioni del campo avverso e, per altro, a mettere in fila le priorità programmatiche del centrodestra per la Campania e per le aree interne: servizi, infrastrutture e sanità le priorità da cui ripartire – ha detto Cirielli – dopo i disastri di questo decennio. Siamo in ginocchio ma ci rialzeremo.
Sullo sfondo, l’emozione di Laura Nargi, che tuttavia non ha rinunciato a ribadire la necessità di una svolta radicale per Avellino e per l’Irpinia, senza rinnegare nulla del suo percorso, men che meno il rapporto istituzionale costruito da sindaca con il governatore De Luca: le istituzioni hanno il dovere di dialogare e io ho provato a portare Avellino fuori dall’isolamento. Il punto vero è che in questi anni i nostri rappresentati in Regione non sono riusciti ad ottenere alcun risultato per i territori, io – ha chiosato – mi candido per portare la voce dell’Irpinia dove finora non c’è stata. L’Irpinia merita rispetto.
Di diverso tenore le dichiarazioni di Petitto, secondo cui il vento è già cambiato nel momento in cui la candidatura di Edmondo Cirielli è stata ufficializzata, perché i campani non metteranno nelle mani di un disoccupato il timone della Regione.





