Sono giorni frenetici, certamente surreali per il girone C di Lega Pro. Una settimana contraddistinta poco dal fattore campo, tantissimi invece dalle situazioni divenute ormai imbarazzanti per tutti di Taranto e Turris. Andiamo con ordine, nel pomeriggio di lunedì Rinaldo Zerbo, che diventerà il nuovo presidente del club pugliese ha annunciato a TuttoC di aver effettuato i pagamenti, almeno parziali, necessari per evitare la radiazione dal campionato. Da quel momento Taranto apparentemente salvo e concentrazione massima sulla Turris, che avrebbe cambiato in caso di esclusione la classifica di Cerignola ed Avellino, ma non solo, anche del Benevento e del Monopoli.
Lunedì, martedì e mercoledì di grande frenesia, soprattutto di voci ufficiose e mai ufficiali, con i dirigenti della Turris praticamente scomparsi e stipendi non arrivati sui conti dei calciatori. Inutile riportare le voci, contrastanti, e le teorie sul come quando e perché. Conto corrente bloccato, forse sbloccato nella giornata di ieri con pagamenti partiti in data 17 febbraio, in tempo per la scadenza, peccato che la regola tiene conto del giorno e dell’ora in cui gli stipendi arrivano sul conto dei calciatori. Comunque, di scadenze e termini perentori neanche l’ombra. E allora tutto rimandato alla Covisoc che vigila, controlla e si esprime, si ma quando? Il 27 febbraio, ovvero tra una settimana.
E mentre tutti si concentrano proprio su questo tema, l’ex Dg del Taranto Galigani sgancia la bomba: “Il Taranto avrebbe pagato gli F24 con i crediti di imposta, e questo non si può fare”. Ad Antenna Sud la risposta di Zerbo: “Smentisco categoricamente, denuncerò Galigani, la Covisoc controllerà che tutto sia avvenuto regolarmente”. Capirete che fa già tutto ridere così, coi tifosi passionali e calorosi di due piazze oramai distrutte e la parte lesa sono sempre i sostenitori che vedono una fede calpestata e derisa.