27 minuti sono certamente pochi nell’arco di una giornata. Ma 27 minuti sono sembrati un’eternità ai tifosi biancoverdi che assiepati davanti ai punti vendita non vedevano letteralmente l’ora di assicurarsi il biglietto per assistere a Casertana-Avellino. 800 sostenitori irpini, sold out in meno di mezz’ora. Una febbre biancoverde solamente all’ottava giornata. In palio solo i tre punti, nessuna finale, nessuna gara decisiva.
Tutto questo soltanto per l’amore del lupo. Chiaro che l’amicizia con i casertani gioca un ruolo importante in tutto questo. Sarà una festa di sport, con buona pace di tantissimi tifosi avellinesi che sono rimasti senza biglietto e che hanno appreso la notizia del sold out mentre erano in fila per cercare di acquistarne uno. Si è riaccesa la passione del popolo irpino, merito chiaramente degli ultimi risultati, di una rosa forte e competitiva e anche dell’effetto Pazienza sulla squadra che ha riportato anche un pizzico di divertimento dal punto di vista del calcio espresso, per intensità e i tanti gol realizzati.
Lo stesso tecnico lavora sul campo sempre con la speranza di poter almeno convocare Falbo e D’Angelo e con il ritrovato Benedetti che non sembra così certo di tornare in campo dall’inizio dopo l’espulsione di Messina. Cancellotti, Armellino e Mulè hanno fatto molto bene contro il Potenza, Ricciardi ha fatto benissimo da quinto, difficile ora privarsene. Altri tre giorni di lavoro in campo, domani mattina la visita al santuario di Montevergine con l’Avellino in pellegrinaggio da Mamma Schiavona.
Tradizione, come sempre, per chiedere una gioia che si attende da diversi anni. Sarà un altro momento bel momento a tinte biancoverdi. Intanto il derby si avvicina e gli 800 tifosi al Pinto canteranno anche per coloro che non potranno esserci.