Il boato al 96’ Ricciardi che si toglie la maglia con una corsa sfrenata sotto la Curva Sud, l’ennesima della sua partita, quella che vale tre punti, la festa sotto il settore biancoverde a fine gara ma soprattutto la consacrazione dell’esterno romano. L’Avellino vince 1-0 contro il Cerignola con la sua firma una partita difficilissima, ancor di più dopo l’espulsione alla mezz’ora del primo tempo del portiere pugliese Krapikas per un tocco di braccio fuori area.
4 giorni al cardiopalma tra Monterosi e Cerignola al Partenio-Lombardi però i lupi fanno bottino pieno. Al di là di un momento di appannamento fisico nel corso della gara dopo un mese e mezzo a mille all’ora dall’arrivo di Pazienza, con squadre che oramai si chiudono e aspettano contro i biancoverdi, quello che emerge è la grandissima voglia di un grandissimo gruppo di volere la vittoria ad ogni costo fino all’ultimo secondo. La seconda metà del secondo tempo, per 25 minuti circa l’Avellino ha preso a pallonate il Cerignola di Tisci che ha provato a difendersi e soprattutto si è affidato ai miracoli del giovane portiere Trezza, classe 2002 che aveva tenuto a galla fino al 95esimo la sua squadra.
Mancava la zampata ieri sera ed è arrivata con un assist illuminante di Pezzella per Ricciardi che non ha fallito l’appuntamento con la rete della vittoria. Questo Avellino stupisce sempre di più e lo fa con il carattere e la personalità di una big, ma anche con l’umiltà di chi sa che in questo campionato nulla è scontato. Secondo posto in classifica per i lupi a -2 dalla Juve Stabia sconfitta a Caserta. La vetta si avvicina e Pazienza avrà due giorni per preparare il big match di Catania. Campo tabù il Massimino, partita sentitissima e condizioni da valutare per qualche calciatore biancoverde, come Gori, uscito malconcio e con la borsa del ghiaccio.
Le emozioni che stanno regalando Pazienza e i suoi ragazzi hanno risvegliato nel cuore dei tifosi irpini sensazioni che non si provavano da tempo. Tutto bellissimo al Partenio, 4 vittorie consecutive, un filotto che mancava da un po’, che sembra non essere casuale. Dietro questo Avellino c’è un gruppo solido e la voglia di fare la storia. E Catania è un altro ostacolo da superare.