Dopo tre risultati utili consecutivi arriva il primo stop dell’era Pazienza, che sommato alle due sconfitte rimediate da Rastelli porta a 3 il numero di ko in sei gare per l’Avellino. I lupi hanno perso la metà degli incontro sin qui disputati, anche se con il nuovo tecnico sono arrivati segnali di crescita incoraggianti. Una sconfitta, quella di Messina, immeritata e che grida vendetta per un Avellino ancora troppo sprecone, che domina in lungo e in largo il primo tempo senza però trovare il gol del vantaggio. Nota dolente l’attacco biancoverde che dopo il 4-0 contro il Monopoli si ferma nuovamente.
Patierno sciupa qualche occasione potenziale di troppo, si procurerebbe un calcio di rigore ma la mano di Manetta non viene clamorosamente ravvisata dall’arbitro. Immagini che però negli highlights non compaiono. Sgarbi ha un altro passo rispetto agli avversari e semina il panico, ma anche in questo caso manca concretezza. Varela colpisce un palo dal limite dell’area col sinistro, ma anche in questo caso non ci sono le immagini nelle azioni salienti. Un copione che si ripete, Avellino che spreca, avversari che segnano. Il classico gol dell’ex lo firma Vincenzo Plescia, che beffa Cionek e fa 1-0 su calcio d’angolo. Saltano le marcature dopo l’uscita anzi tempo di Rigione, rischiato da Pazienza ma non al meglio.
Da valutare le sue condizioni. Nella ripresa l’Avellino si fa prendere le misure da un Messina che fa poco, ma quanto basta per arginare i lupi che si rendono pericolosi con un destro di Sgarbi parato da Fumagalli. Benedetti e Polito litigano a più riprese in area di rigore, due gialli, due rossi e sotto la doccia. L’Avellino si fa vivo solo su calcio d’angolo con un colpo di testa di Armellino, para ancora Fumagalli. Sull’azione seguente colpo di testa di Marconi, Fumagalli compie un intervento prodigioso che salva il risultato.
Ma anche in questo caso Sky decide che non si tratta di qualcosa di rilevante, peccato che sia l’occasione più importante dell’Avellino. Cionek si fa male, per lui si teme stiramento. Emergenza piena in difesa per gli irpini che mercoledì sfideranno il Monopoli in coppa Italia. Un ko che brucia e che rischia di lasciare strascichi importanti per le condizioni fisiche della squadra di Pazienza.