Effetto Pazienza, chiaramente con il suo cognome ci si può giocare in mille modi, mille e uno sono stati già detti. Ma l’effetto Pazienza sull’Avellino c’è ed è più vivo che mai. E la nota lieta, incoraggiante, è che questo effetto sembra essere destinato a crescere ancora di più, come le prestazioni dell’Avellino, come una condizione fisica, ritrovata, come i gol degli attaccanti e le certezze nei singoli. Come può una squadra cambiare in questo modo, in un mese circa, in idee, determinazione e soprattutto umiltà.
La parola chiave, d’altronde, gli stessi calciatori biancoverdi hanno ammesso che qualcosa di diverso nell’aria, anzi, nello spogliatoio c’è. Il reintegro di Casarini è solo l’ultima mossa di Pazienza, in collaborazione con il club, per rimettere ogni cosa al proprio posto. Nel 3-5-2 o 3-4-2-1, sono numeri, dell’Avellino c’è semplicemente la voglia di stare sul pezzo, di andare in un’unica direzione e di rimettere la chiesa al centro del villaggio. Cambiato l’atteggiamento, cambiato lo sguardo, cambiata l’intensità. Dei risultati, che contano eccome, fino ad un certo punto nell’analisi di ciò che ha dato Pazienza al gruppo squadra. Maniacale, concentrato. Sono i dettagli a fare la differenza, sempre e ovunque. L’esplosione di Sgarbi, la rinascita di Ricciardi, sono solo alcuni dei segnali. 7 gli indisponibili contro il Potenza con i lupi praticamente senza difesa e il solo Mulè di ruolo, ma non si è sentita la mancanza di calciatori forti.
Mentalità a fare da la differenza. Non contano gli interpreti, conta l’atteggiamento. Non conta il modulo, conta la voglia di andarsi a prendere i tre punti. E’ questa probabilmente la ricetta segreta, che poi di segreto sembra quello di Pulcinella. Pazienza ha solo dato certezze ad una squadra forte, con la sua bravura chiaramente, riportando un entusiasmo in provincia che non si respirava da un po’. I momenti difficili ci saranno, ma serviranno per crescere. Nel frattempo l’effetto Pazienza continua, e con pazienza si proverà a risalire. Scusate il gioco di parole, per una volta in più nessuno si offenderà.