L’esultanza sfrenata, la maglia al vento, la corsa rapida e potente verso la Curva Sud gli resteranno nel cuore per un bel po’. Lorenzo Sgarbi ha sbloccato l’Avellino al Partenio-Lombardi realizzando la prima rete dei lupi in casa e aprendo le danze contro il Monopoli. Giocata personale, si è messo in proprio, sguardo al palo lontano, destro a giro e poi probabilmente solo l’adrenalina e un’emozione forte. Un po’ come tutto lo stadio, forse, desideroso di vedere la rete gonfiarsi, finalmente, dopo tanto tempo al Partenio.
Per molti non è stata una sorpresa perché già dal ritiro di Palena si erano intraviste qualità e caratteristiche importanti, quasi uniche. Un qualcosa di speciale che potesse permettere all’allenatore di scegliere soluzioni diverse ed utilizzarlo in maniera intelligente. Attacco alla profondità, ma non solo. Lorenzo Sgarbi da Bolzano, non proprio qui vicino, classe 2001, è un attaccante veramente atipico. 190 cm, ma si muove con eleganza, tecnica e una rapidità non comune per una stazza così. La sua falcata non sarà passata affatto inosservata, capace di recuperare metri ai difensori in campo aperto e viaggiare in contropiede senza poterlo prendere mai. C’è un aneddoto interessante su questa sua dote.
Sin da piccolo infatti, Lorenzo ha avuto successo nella corsa, vincendo tutte le gare scolastiche dei 1000 metri. Alle scuole medie era il campione dell’istituto Galileo Galilei di Bolzano, vincendo le gare distrettuali, quelle provinciali e le regionali fino ad arrivare alle nazionali, dove in semifinali con il tempo di 2’ 55’’ riesce a piazzarsi al decimo posto. Non disputerà la finale per un problema ad una caviglia, ma la sua storia è davvero avvincente, perché tante società importanti e professionistiche lo hanno corteggiato per ingaggiarlo. Nel suo cuore però non c’era posto per le piste di atletica ma per il pallone.
Qualcuno per le movenze lo associa a Gigi Castaldo, miglior marcatore della storia dei lupi. Coi paragoni sempre meglio andarci piano, ma se il Napoli non lo ha ancora mollato, girandolo solo in prestito all’Avellino, un motivo dovrà pur esserci. Intanto ad Avellino è già diventato lo spaccadifese e si è fatto apprezzare per il post social “Sono pronto a scendere all’inferno con te, se servirà a riportarti in paradiso”. L’Avellino e Lorenzo vogliono correre insieme, verso un unico obiettivo.