In casa Avellino è cominciato il count down per gli incontri tra la dirigenza e la coppia Perinetti-Condò, di conseguenza anche con mister Pazienza che va verso la conferma per la prossima stagione. Ci sarà un faccia a faccia importante anche per mettere sul piatto diversi argomenti. Quello che è andato, e quello che invece va corretto.
Si parlerà senza dubbio di budget, ambizioni e calciomercato, con l’Avellino che paradossalmente sarà impegnato più sulle uscite che sulle entrate. Infatti il pensiero comune è quello di non vedere una nuova rivoluzione, bensì di rinforzare e puntellare la squadra, salutando coloro che non faranno parte del progetto e accogliendo alcune pedine, che saranno mirate.
Facile pensare subito ad un portiere, con Simone Ghidotti che tornerà al Como dopo il prestito secco. Un ruolo delicato che ha fatto discutere durante la stagione per qualche incertezza del classe 2000 che ha però regalato anche interventi importanti.
Sarà la pietra miliare dell’Avellino 2024/25 il nuovo estremo difensore dei lupi che probabilmente sarà il primo colpo, o uno dei primi colpi di mercato biancoverdi. In via di definizione il ritiro di San Gregorio Magno, che accoglierà l’Avellino da metà luglio. A proposito di addii, il numero più alto si potrebbe registrare a centrocampo.
Un reparto che a gennaio ha abbracciato De Cristofaro e D’Ausilio, divenuti titolarissimi nonostante l’ex Cerignola sia arrivato come vice Sgarbi. E poi Michele Rocca che ha dato grande temperamento e vivacità alla mediana salvo poi essere utilizzato poco nel finale di stagione. Tutto ciò a discapito di tre elementi, Pezzella, Dall’Oglio e un Palmiero che si è rivisto solamente nei playoff da protagonista.
Le strategie di mercato non sono ancora state ovviamente definite ma è chiaro che per i primi due non possa esserci soddisfazione nel minutaggio avuto a disposizione e si potrebbero fare valutazioni diverse.
Tutto ancora prematuro, con Armellino, ad esempio che sembra inamovibile per esperienza e personalità, con i rientri di D’Angelo e Mazzocco da valutare, così come quello di Maisto e Sannipoli. Scelte però già fatte da Pazienza a gennaio per quanto riguarda questi quattro calciatori, mandati a giocare proprio dal tecnico di San Severo. Comincerà però una nuova stagione, magari con un modulo diverso, con idee diverse. Per i protagonisti c’è ancora tempo.