La mancata presenza del presidente della Provincia di Avellino all’incontro al partito tra i candidati al Consiglio provinciale e il deputato Piero De Luca, scatena il botta e risposta a suon di comunicati stampa.
Non c’è tregua nel Pd. Neppure a una settimana dal voto per il rinnovo del Consiglio provinciale di Avellino. Anzi. Nei fatti è l’appuntamento a rinvigorire le contrapposizioni. Prosegue da oltre un anno il braccio di ferro tra il consigliere regionale, Maurizio Petracca, e il sindaco di Montella, attualmente al vertice dell’ente di Piazza Libertà, Rino Buonopane.
Nel caso specifico, da Via Tagliamento avevano provato a spiegare i motivi dell’assenza al vertice, nella nota indirizzata ai mass media nella quale si legge testulalmente: “Su richiesta dell’onorevole Piero De Luca la segreteria provinciale del Partito Democratico di Avellino ha promosso organizzandolo un incontro con i candidati della lista del PD per le elezioni provinciali del prossimo 17 dicembre. All’incontro erano presenti, oltre ai candidati, i riferimenti di area e delle varie sensibilità del partito. Il presidente della Provincia, nonostante più volte sollecitato a contribuire alla costituzione della lista nei giorni scorsi, non ha inteso farlo sostenendo che il suo ruolo istituzionale gli imponesse un atteggiamento super partes. Si è ritenuto, perciò, che questa sua esigenza, per quanto non condivisa, di neutralità andasse rispettata. Altro non c’è rispetto ad una vicenda che non meriterebbe le polemiche che strumentalmente qualcuno sta provando ad alimentare”.
A stretto giro di posta è arrivata la replica dall’inquilino di Palazzo Caracciolo che parla così del mancato invito: “Mi trovo costretto a smentire con forza quanto sostenuto dalla segreteria provinciale del Partito Democratico, in relazione al mancato invito alla riunione con i candidati al Consiglio Provinciale e l’onorevole Piero De Luca. Incontro, che si è tenuto nei giorni scorsi, a cui hanno preso parte vari esponenti del partito, fatta eccezione per il sottoscritto. Nonostante sia il presidente della Provincia, espressione del Partito Democratico, la segreteria provinciale ha ritenuto di non dovermi invitare. Eppure, si parlava di Provincia, di elezioni provinciali, insieme ai candidati della lista del Pd con alcuni dei quali – gli eletti, ma spero anche con chi non riuscirà ad agguantare uno scranno – dal 18 dicembre prossimo avrò il piacere e l’onore di collaborare. La segreteria provinciale ha provato a giustificarsi, affermando una clamorosa falsità, sostenendo di averlo fatto per rispettare la mia volontà di essere al di sopra delle parti. Una bugia pura. La pezza è stata peggiore del buco. Mi spiego: quando ho detto a più riprese di volere essere super partes (e questo è noto a tutti nella grande famiglia del Pd) era riferito alla scelta dei candidati. Credo che sia sotto gli occhi di tutti l’inopportunità di indicare qualche candidato da presidente della Provincia e, peraltro, con consiglieri uscenti che si ripropongono all’elettorato e con i quali ho collaborato. Insomma, qualcuno nella segreteria provinciale non ha voluto invitarmi, forse dietro suggerimento, cercando di difendersi con una assurda falsità. Siamo al ridicolo. Non riusciranno a mettermi alla porta. Qualcuno lo spera e ci sta provando con tutte le sue forze. Sono e resterò convintamente del Partito Democratico. Sono contro l’azione di questa segreteria provinciale che lavora ad escludere e non ad includere. Assurdo. È questa l’occasione anche per ribadire che non sono contro il governo della Regione Campania. Qualcuno sta tentando di far valere una narrazione diversa a Salerno e a Napoli, sostenendo la mia ostilità all’amministrazione De Luca. Falso anche questo. Mi dispiace per loro: con la Regione c’è una stretta collaborazione istituzionale, fatta di azioni concrete, di condivisione di progetti. Eventuali critiche da parte del sottoscritto sono dettate, esclusivamente, dalla determinazione di tutelare il territorio e le comunità irpine. Così come è avvenuto sul dimensionamento scolastico”.