1000 biglietti polverizzati e tanta voglia di seguire l’Avellino in un match tanto atteso quanto importante. Domenica i lupi saranno ospiti del Benevento al Vigorito per dare una sterzata al momento negativo di risultati. Lo 0-0 con la Turris ha dato comunque segnali importanti a mister Pazienza che ha visto un Avellino pimpante, incapace però di gonfiare la rete.
Dal punto di vista della prestazione però una reazione rispetto al ko di Picerno c’è stata eccome. Diversi i dubbi di formazione, con la squadra in campo nel pomeriggio per il penultimo allenamento settimanale. Domattina la conferenza stampa del trainer biancoverde chiarirà ulteriori situazioni come la convocazione o meno di Lorenzo Sgarbi che potrebbe anche essere un’arma negli ultimi minuti della gara, qualora ce ne fosse bisogno.
Nel 3-5-2 i primi ballottaggio riguardano la retroguardia. Rigione e Cionek sembrano sicuri di un posto come come dovrebbe tornare sulla fascia sinistra capitan Tito. Cancellotti-Benedetti è il primo dubbio nel ruolo di braccetto di destra, qualora dovesse spuntarla il difensore centrale torinese, Cancellotti se la giocherebbe con Ricciardi per il ruolo di quinto di destra.
A centrocampo invece Armellino, Palmiero e uno tra Casarini e D’Angelo a sostituire l’infortunato Varela, che ne avrà per qualche settimana. Al posto dell’uruguagio infatti Pazienza pensa ad un calciatore che abbia un passo diverso, più rapido per intendersi. In attacco non è tutto deciso, perché se Gori sembra essere in netto vantaggio per una maglia da titolare, non è lo stesso per Marconi o Patierno al suo fianco.
Infatti, ballottaggio più vivo che mai tra il numero 31 e il numero 9 dei lupi per affrontare la difesa sannita di Andreoletti. Sul fronte Benevento, Ferrante non è al top, Talia fa differenziato e il modulo dovrebbe restare il 3-5-2.