Doccia fredda per i tifosi dell’Avellino che vedono predisporre la chiusura della Curva Sud dal giudice sportivo in vista della gara contro la Juve Stabia. Una decisione arrivata dopo i fatti di Benevento, con la tifoseria irpina resasi protagonista del lancio 12 fumogeni e 7 petardi sul manto erboso dello stadio Vigorito.
Un comportamento che ha causato il ritardo nell’inizio del match di 8 minuti rispetto all’orario prefissato. Nel documento rilasciato si legge che, tale provvedimento, arriva anche per il lancio di ulteriori 7 bengala e 8 petardi al momento del gol dell’Avellino, causando un ulteriore ritardo di 1 minuto e mezzo per la ripresa del gioco.
Punito anche lo striscione esposto dai tifosi biancoverdi, dove, tramite l’esibizione di un Qr Code, veniva mostrata un’immagine ritenuta offensiva e discriminatoria nei confronti dei tifosi del Benevento. Anche se, è bene ribadire, si tratta di un semplice sfottò, vitali nel mondo del tifo.
Big match senza Curva Sud, un danno per tutti
Insomma, la Curva Sud sarà chiusa per la gara contro la Juve Stabia, cosi come predisposto dal giudice sportivo. Una doccia fredda per tutti i tifosi che aspettano con trepida attesa il big match contro la prima in classifica per racimolare punti fondamentali. Una gara che sarà giocata senza il pubblico ospite, visto l’alto tasso di pericolosità, e senza la Curva biancoverde. Insomma, un match che sarà disputato in un clima semi desertico, con la presenza solo dei tifosi sulle tribune senza la parte più calda del tifo che, in questo genere di sfide, sono fondamentali per lo spettacolo, anche televisivo.
Al tempo stesso, però, è bene ribadire, che il giudice sportivo sta punendo tali comportamenti in maniera omogenea tra i vari casi, andando a colpire il comportamento dalla seconda giornata casalinga in attesa dell’acquisizione della documentazione sui fatti. Stessa cosa accaduta anche per il Foggia che però ha visto inasprire la propria sanzione, con due gare giocate senza il tifo su intervento del prefetto.
Punire tutti per educare nessuno, il modello italiano
Una punizione che divide il pubblico irpino tra chi considera esagerata la sanzione imposta dal giudice sportivo e chi invece condanna l’atteggiamento di alcuni tifosi presenti nel settore ospiti dello stadio Ciro Vigorito. Sicuramente, però, il modello italiano, non fa altro che danneggiare le singole società e la maggior parte del pubblico che vede negarsi l’accesso allo stadio per colpa di comportamenti scorretti di singoli. Sarebbe più consono, come avviene all’estero, veder punire gli autori di tali gesti in maniera esemplare piuttosto che punire un’intera tifoseria.
Al tempo stesso, però, l’Avellino continua a lavorare per aumentare la capienza dello stadio Partenio Lombardi, in particolare per quanto riguarda la tribuna terminio. L’obiettivo è quello di aumentare l’attuale capienza ferma sui 400 posti per consentire un’afflusso maggior di spettatori in uno dei settori più caldi del tifo irpino. Si tratta di una corsa contro il tempo con la burocrazia e i lavori che devono esser effettuati in un mese circa.
Non è prevista nessuna giornata biancoverde dalla società in quanto, nel comunicato riguardante la campagna abbonamenti, non si fa menzione di tale iniziativa, come già avvenuto negli anni passati. Insomma, l’Avellino dovrà fare a meno della Curva in una delle gare più importanti della stagione sportiva in programma, al partenio lombardi, il 14 gennaio.